Magnetoterapia

Magnetoterapia

Questo dispositivo medico attivo, di tipo non invasivo ad uso temporaneo è costruito per utilizzare, a scopo terapeutico, gli effetti biologici indotti al corpo umano dai campi magnetici a bassa frequenza. Tale energia fisica generata da avvolgimenti elettrici, o solenoidi, comandati e controllati dall'apparecchiatura, viene applicata al corpo umano in modo non invasivo attraverso gli stessi trasduttori opportunamente rivestiti in modo da renderli sicuri e maneggevoli.

Questa pratica terapeutica conosciuta ed apprezzata per i buoni risultati che permette di raggiungere nel settore fisioterapico, è denominata magnetoterapia.

Gli effetti antiflogistici e stimolanti per la riparazione tissutale che producono i campi magnetici sull'organismo umano, consentono il raggiungimento di importanti risultati terapeutici soprattutto su patologie quali fratture, osteoporosi, artropatie, ritardi di consolidazione.

Le modificazioni biologiche indotte dai campi magnetici sulle membrane biologiche, sulle cellule e sui vasi determinano i seguenti effetti terapeutici:

Effetto antiflogistico ed antiedemigeno

La magnetoterapia svolgerebbe l'azione antiflogistica attraverso un processo di ripolarizzazione delle membrane cellulari. Alcuni autori sostengono che in seguito ad aggressioni meccaniche, fisiche o chimiche, le membrane cellulari si depolarizzino. Tale fenomeno determinerebbe unabnorme penetrazione del sodio all'interno delle cellule, ritenzione idrica ed evoluzione verso l'edema. La magnetoterapia arresterebbe tali fenomeni perchè è in grado di ripolarizzare le membrane biologiche e normalizzare l'azione della pompa Na/K. L'effetto antiflogistico è provocato da campi magnetici con intensità superiore a 50 Gauss. Effetto stimolante la riparazione tissutale.

Alcune esperienze hanno dimostrato che la magnetoterapia è in grado di accelerare i processi di consolidazione delle fratture e di riparazione dei tessuti. L'effetto biostimolante della magnetoterapia sarebbe secondario all'aumentata attività metabolica cellulare e all'intensa neoformazione vascolare, che favorirebbe un maggior apporto di sostanze nutritizie. L'effetto biostimolante è influenzato dalla frequenza e dall'intensità del campo magnetico: in particolare è accelerata dai campi magnetici con frequenza di 50 Hz e intensità superiore a 50 Gauss.

In terapia fisica vengono sfruttati a scopo terapeutico l'effetto antiflogistico e biostimolante della magnetoterapia.

Fisio Eur Gennari

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